Il cantiere della Rocca di Vignola attraversa la storia della città e del territorio accompagnandone e rappresentandone le trasformazioni, le evoluzioni e le contraddizioni: Edificio militare e di buon governo al tempo stesso, luogo del potere civile ma ricco di connotazioni spirituali, la Rocca rappresenta una testimonianza viva e parlante della storia della città di Vignola.

La prima documentazione

VIII secolo La prima documentazione

Secondo tradizione, risalirebbe a questa epoca la costruzione di una struttura fortificata nel luogo in cui sorge il centro storico di Vignola.
Prima citazione di Vignola

826 Prima citazione di Vignola

Vignola è citata in un documento nonantolano.

945 Assedio di Ugo di Provenza

Il Castello di Vignola viene assediato da Ugo di Provenza, re d’Italia nel corso della guerra contro Berengario. Tre anni dopo, Lotario II è il nuovo re d’Italia e dimora per breve tempo a Vignola. L’importanza del castello è confermata nel 968, quando Guido, vescovo di Modena, vi soggiornerà.
Assedio di Ugo di Provenza
Matilde di Canossa

1109 Matilde di Canossa

Nei primi giorni di novembre Matilde di Canossa, contessa di Toscana e sostenitrice del Papato nella lotta per le investiture, risiede a Vignola.

1168 Borgo del castello

I documenti vescovili segnalano la presenza di un borgo all'interno del castello di Vignola. Intorno a questi anni inizia l'escavazione del canale di San Pietro, affidato ai monaci benedettini dell'omonimo monastero di Modena.
Borgo del castello
Sede Vescovile

1178 Sede Vescovile

Risale a quest’anno il primo documento sinora conosciuto che attesta l’esistenza della Rocca di Vignola. Testimonianze dei primi anni del XIII secolo descrivono la presenza di un palazzo del Vescovo all’interno del castello vignolese.

1227 Comune di Modena

Il vescovo Guglielmo cede al Comune di Modena la potestà su Vignola.
Comune di Modena
Alberto da Mangone

1228 Alberto da Mangone

Il castello di Vignola, dopo un assedio condotto dal conte Alberto da Mangone, cade nelle mani dei Bolognesi che l’anno successivo lo restituiscono al Comune di Modena.

1239 L'assedio fallito

Il nuovo assedio a Vignola da parte dei guelfi bolognesi fallisce per l’aspra resistenza delle truppe modenesi.
L'assedio fallito
L'incendio e la nuova dimora

1247 L'incendio e la nuova dimora

Nell’ambito delle contese tra guelfi bolognesi, sostenitori del Papato, e ghibellini modenesi alleati dell’Impero, la Rocca di Vignola viene data alle fiamme da re Enzo, figlio dell’imperatore Federico II. Gherardo Grassoni ricostruisce il fortilizio e vi prende dimora

1331 Cambio al vertice

Il Comune di Modena dopo alterne vicende toglie il castello di Vignola ai Grassoni.
Cambio al vertice
Gli Estensi

1336 Gli Estensi

Obizzo III d’Este signore di Ferrara assume la signoria di Modena, estendendo il suo dominio su Vignola. I Grassoni vengono esclusi dalla gestione del potere locale.

1362-1370 La lotta tra il Papato e i Visconti

Vignola viene coinvolta nella lotta tra il Papato e i Visconti per il controllo del territorio bolognese. Bernardino Grassoni e suo fratello Ubertino tentano di consegnare Vignola a Bernabò Visconti, ma il loro tentativo fallisce.
La lotta tra il Papato e i Visconti
Giovanni da Barbiano

1396-1399 Giovanni da Barbiano

Il Castello e la Rocca vengono strappati agli Estensi dal condottiero Giovanni da Barbiano con l’aiuto di esponenti della famiglia Grassoni. Tre anni dopo Vignola tornerà sotto la Signoria di Nicolò III d’Este.

1401 Uguccione Contrari

Nicolò III dona in feudo la Rocca e il territorio di Vignola al nobile ferrarese Uguccione Contrari.
Uguccione Contrari
La dimora fortificata

1420 La dimora fortificata

Intorno a questa data vengono ultimati l’ampliamento e la trasformazione della Rocca da edificio militare a dimora signorile fortificata. I lavori erano iniziati nel 1410 circa.

1430 Soggiorni estivi

A partire da quest’anno, il marchese Nicolò III soggiornerà per brevi periodi nella Rocca durante l’estate.
Soggiorni estivi
La nuova cinta muraria

1448 La nuova cinta muraria

Muore Uguccione Contrari. Inizia la costruzione della nuova e più ampia cinta muraria del castello di Vignola, che verrà completata nella seconda metà del XV secolo.

1453 La Contea di Vignola

Il duca Borso d’Este erige il feudo vignolese in Contea, conferendo ai fratelli Ambrogio e Nicolò Contrari, figli di Uguccione, il titolo di Conti.
La Contea di Vignola
Giacomo Barozzi

1507 Giacomo Barozzi

Nasce a Vignola Giacomo Barozzi (1507-1573). Giacomo, detto il Vignola, diventerà uno degli architetti e dei teorici della prospettiva più insigni del suo tempo. La sua opera rappresenta un punto di riferimento nell’evoluzione dell’architettura occidentale.

1518 L'occupazione Pontificia

Vignola viene occupata per qualche tempo dalle milizie pontificie e donata al conte Guido Rangoni. Nel 1527 il castello ed il suo feudo torneranno agli Estensi e a Diana d’Este Contrari.
L'occupazione Pontificia
Copertura dei camminamenti

1555 Copertura dei camminamenti

I Contrari fanno coprire i camminamenti della Rocca.

1557 La minaccia spagnola

Le cucine ed altri edifici situati sul versante nord orientale della Rocca vengono demoliti per affrontare la minaccia delle artiglierie di Odoardo Farnese e degli Spagnoli.
La minaccia spagnola
Ampliamenti

1560 Ampliamenti

Iniziano i lavori di ampliamento e trasformazione del palazzo vignolese dei Contrari su progetto di Giacomo Barozzi.

1575 Il Marchesato di Vignola

Alfonso II d’Este, duca di Ferrara, eleva Vignola a Marchesato, concedendo a Ercole Contrari il Giovane il titolo di Marchese. Pochi mesi dopo, in seguito all’assassino di quest’ultimo, il feudo ritorna per due anni sotto il dominio estense.
Il Marchesato di Vignola
Giacomo Boncompagni

1577 Giacomo Boncompagni

Alfonso II d’Este vende l’investitura feudale del Marchesato di Vignola a Giacomo Boncompagni, figlio legittimo di papa Gregorio XIII. Tra il 1588 e il 1620, i nuovi feudatari realizzano importanti lavori di restauro della Rocca.

1643 Raimondo Montecuccoli

Nel mese di giugno, nel corso della guerra di Castro, Vignola si arrende alle truppe pontificie dei Barberini, successivamente Raimondo Montecuccoli, comandante delle truppe imperiali, si occupa di rafforzare le difese della città.
Raimondo Montecuccoli
Lodovico Antonio Muratori

1672 Lodovico Antonio Muratori

Nasce a Vignola Lodovico Antonio Muratori (1672-1750) storico, erudito e bibliotecario, ma soprattutto padre della storiografia moderna.

1691 Il Consorzio delle Basse

Si costituisce il Consorzio delle Basse per difendere dalle inondazioni e dall’erosione fluviale, il territorio, il castello e la Rocca di Vignola.
Il Consorzio delle Basse
Truppe Straniere

1743-1754 Truppe Straniere

Tra il 1691 e il 1745 Vignola e la sua Rocca sono sede di acquartieramenti di truppe straniere, che danneggiano il fortilizio. Intorno al 1743 iniziano i lavori di restauro della Rocca.

1796 L'abolizione del governo Feudale

Con l’arrivo dei Francesi il governo feudale viene abolito, i beni della famiglia Boncompagni Ludovisi, inclusa la Rocca, vengono confiscati. La nobile famiglia rientrerà in possesso dell’edificio solo dopo diversi anni.
L'abolizione del governo Feudale
Giuseppe Garibaldi e Francesco Selmi

1859-1860 Giuseppe Garibaldi e Francesco Selmi

Nel 1859 Giuseppe Garibaldi e il vignolese Francesco Selmi (1817-1881) sono a Vignola e guidano l’insurrezione contro il potere austro-estense. Selmi è uno dei principali artefici dell’Unità d’Italia.

1874 La cassa di Risparmio

La Rocca di Vignola ospita la neonata Cassa di Risparmio.
La cassa di Risparmio
Il Municipio

1901 Il Municipio

Le sale della Rocca vengono affittate al Municipio di Vignola.

1904 Bodo Ebhardt

Bodo Ebhardt, architetto dell’imperatore di Germania, compie alcuni rilievi della Rocca che verranno inseriti nella sua importante pubblicazione sui castelli italiani, commissionata dal sovrano.
Bodo Ebhardt
Edifici Monumentali Italiani

1906 Edifici Monumentali Italiani

La Rocca di Vignola viene inserita nell’elenco degli edifici monumentali italiani.

1907 Gli affreschi riscoperti

Vengono scoperti gli affreschi che ornano le sale e la Cappella della Rocca, hanno inizio i primi restauri.
Gli affreschi riscoperti
La Pretura di Vignola

1910 La Pretura di Vignola

Alcuni locali della Rocca venono affittati al Ministero di Grazia e Giustizia per ospitare la Pretura di Vignola.

1915-1920 Un Rifugio per la popolazione

Durante la prima guerra mondiale e l’immediato dopoguerra la Rocca ospita le truppe e le famiglie senza tetto.
Un Rifugio per la popolazione
Seconda guerra mondiale

1945 Seconda guerra mondiale

Nella Rocca vengono reclusi prima i partigiani, poi i gerarchi fascisti.

1965 La Cassa di Risparmio di Vignola

La Cassa di Risparmio di Vignola acquisisce la proprietà della Rocca.
La Cassa di Risparmio di Vignola
La Fondazione di Vignola

1998 La Fondazione di Vignola

La Fondazione di Vignola diventa proprietaria della Rocca. Oggi per statuto cura la sua migliore gestione e valorizzazione.